Il Coworking – oppure, per citare Wikipedia – quello “stile lavorativo che coinvolge la condivisione di un ambiente di lavoro, spesso un ufficio, mantenendo un’attività indipendente” – si presta, come tutte le attività nate di recente e applicate in modi differenti, a interpretazioni anche molto lontane tra loro.
Basta un giro su Google o sui molti siti di annunci immobiliari, per rendersi conto di come questa attività possa comprendere gli approcci più svariati.
Lato nostro, abbiamo individuato un approccio – peraltro piuttosto rodato nella pratica quotidiana, nell’arco di tanti anni – che ci aiuta a orientarci sia nell’operatività sia nel concetto di fondo.
Questo approccio è stato riassunto efficacemente in un “Manifesto”.
Ci riferiamo al piccolo decalogo che Rete Cowo® ha diffuso nel 2011, e che da allora è stato ampiamente ripreso e divulgato da molti, online e offline, anche all’estero (è stato infatti tradottto in 6 lingue).
Ci piace riportare qui i 10 punti, intestati significativamente “Cos’è il Coworking per noi di Rete Cowo®”.
- “Coworking”, senza le persone che lo praticano, è solo una parola.
- Rendiamo il lavoro un’esperienza migliore, grazie alla condivisione quotidiana di spazi e conoscenze.
- I coworker non sono clienti. Sono professionisti che lavorano con te.
- Facciamo parte di una community allargata, e dialoghiamo.
- Nel nostro modello, la relazione viene prima del business.
- I nostri skill professionali sono costantemente migliorati dalla community.
- Non crediamo nella competizione, e questo ci rende estremamente competitivi.
- Il coworking gode della migliore strategia di marketing che si possa immaginare: la felicità.
- Il coworking è sempre l’inizio di qualcosa.
- “Coworking is a labour of love” (Tara Hunt)
Pensiamo che anche solo leggendo queste 10 righe ci si possa rendere conto di come il Coworking – per noi qui al Cowo® Trieste Airport come per tanti altri in tutta Italia – sia un’attività che si regge su una vision che va al di là del mero utilizzo della postazione, dell’ufficio o della sala riunioni.
Pensiamo sia una opportunità di relazione e contaminazione positiva per tutti, ed è forse questo il motivo principale che ci ha spinto ad intraprendere questa nuova avventura.